Un libro di Raffaella Castagnoli
Co-cura di Loredana De Pace
SCHEDA TECNICA
Testi e fotografie Raffaella Castagnoli
Lingua italiano
Dimensioni 18,5x26,5cm
Copertina in pelle
Pagine 74
Prezzo 30 euro
Tiratura limitata 57 copie fatte a mano dall’autrice.
Autopubblicazione
Curatela di Luca Panaro e Loredana De Pace
In questa vicenda, i personaggi del racconto biblico Davide e Golia giocano a ruoli invertiti. Davide è il punteruolo rosso che, piccolo parassita infestante, insidia il gigante (buono) – la palma – e vince, divorandola dall’interno.
Una battaglia di rado a lieto fine che vede contrapposte fazioni ineluttabilmente divergenti, assurda per le proporzioni fra le parti, ma anche per la problematicità scientifica di questa lotta della natura contro sé stessa.
L’infestazione delle palme causata dal punteruolo rosso è stata importata dalle terre di origine di questi alberi tropicali, e diffusa ovunque una palma malata sia stata piantata. Come un malessere “interiore”, l’infermità della pianta si propaga al suo interno, silenziosa e invisibile, lasciando traccia solo quando ormai è troppo tardi per porvi rimedio.
La constatazione degli effetti causati da questo insistente mangiatore di palme è, insieme, punto di partenza e filo conduttore di questo libro di Raffaella Castagnoli, intitolato NOMORE.
In inglese no more significa letteralmente non più, l’autrice ha scelto questa locuzione come titolo del suo libro per avere la certezza di essere chiara sin dal principio e, quindi, sapere di essere compresa immediatamente nelle sue intenzioni, necessità fondamentale per la sua sensibilità: “Questo libro non sarà un viaggio lineare”, sembra dirci col titolo, “e nemmeno facile, come non è stato per me decidere di farlo”.
NOMORE al contempo trasmette tenerezza perché parla di qualcosa che... Non è più qui perché ha concluso il suo ciclo vitale, si è volontariamente nascosto alla vista e ai sentimenti o è svanito nel nulla. Come le palme quando si ammalano; come una ragazzina cresciuta ammirando il Viale delle Palme nel quartiere Nervi di Genova, quando le vede ammalarsi e ne soffre, come un genitore assente che non sa gestire l’emotività paterna, la strattona fino a dimenticarla.
Un lavoro con questi presupposti non può nascere con l’illusione di essere lineare. Al contrario, è come una profonda narrazione polifonica, raccontata in prima persona dall’autrice, in cui le vicende cominciano con l’affezione verso le palme e riportano sempre a quest’affascinante specie vegetale, ma nel mentre conducono anche altrove.
MEMORIA NOMORE è un libro che propone una serie di inscindibili relazioni: quella dell’uomo con un albero importato ma divenuto di casa, quella di un dialogo – visivo, olfattivo, sensoriale – instaurato da una Raffaella ragazzina con questi alti tronchi squamati, in cima dei quali le chiome fruscianti si muovono al vento accarezzando il cielo. C’è anche un’altra relazione, quella della medesima ragazzina caparbia con “un genitore”, come lo definisce asetticamente lei nel testo introduttivo di questo libro. Assente in quasi tutta la sostanza delle loro vite, e quando presente, distruttivo quasi quanto il punteruolo per le palme. Nonostante questo, l’autrice si aiuta con le immagini per fermare nella memoria alcuni tratti rossi che lo ricordano, come il rapporto intercorso con lo scrittore Ernest Hemingway di cui lei viene a sapere solo dopo la scomparsa di quel “genitore”.
Sottostà a questo flusso ben costruito di passaggi fra la vita delle palme e quella dell’autrice, la sua relazione con la memoria. Scrive Raffaella, infatti, che questo libro serve a ricordare ma anche a dimenticare: un paradosso in cui crediamo perché trova riscontro nella sostanza fallace della memoria stessa.
RELAZIONI SOLIDE Al significato di relazione Raffaella Castagnoli dedica molta parte della sua vita in modo dicotomico: cerca sempre quelle umane e vere, ma rifugge da qualsivoglia “palcoscenico”. Tuttavia, probabilmente non accorgendosene del tutto, riesce a imbastire alcuni legami indissolubili, anche grazie al suo modo di concepire la fotografia. Fra quelli più consolidati, l’autrice sceglie di riportarne uno nel suo libro: un’amica d’infanzia che, alla stregua del Viale delle Palme, conosce da cinque decadi. Questa importante necessità si riverbera anche nella dedica finale che riporta, scritto sottovoce: “A tutti i miei amici”.
Raffaella Castagnoli concepisce assonanze visive per raccontare i capitoli della storia tenuti insieme da fili, questa volta ben visibili, che compongono un’ennesima treccia di relazioni: quella fra le fotografie contemporanee realizzate dall’autrice, e quelle datate, sovrapposte dove necessario per indicare un prima (bianconero) e un dopo (a colori).
E ancora, lo “scarabocchio” grafico che Raffaella adopera per disegnare la sagoma del sempre nascosto punteruolo rosso è una costante ritmica nel libro. In un caso, addirittura, l’autrice sostituisce col disegno dell’insetto, la chioma ormai persa sulla testa nuda della palma malata.
NOMORE quindi è un’unità prima scissa in piccoli riconoscibili frammenti di storie, poi ricomposta dai legami, per l’appunto, coltivati per decenni dall’autrice con persone, luoghi, visioni. Ciò che ne risulta, è un flusso continuo, graficamente ordinato, esteticamente coerente, contenutisticamente emozionante che ricalca la natura umana di chi ha vissuto e composto questo melting pot.
Proprio per il dialogo serrato fra i linguaggi di cui è composto NOMORE, l’autrice evita ogni virtuosismo nelle immagini che scatta: a loro lascia il compito di documentare stralci di luoghi e situazioni in modo funzionale alla narrazione nel suo complesso. Sono fotografie essenziali, cromaticamente significative e soprattutto molto utili perché lasciano spazio all’ensemble creato con gli scatti d’infanzia in cui è anche ritratta l’autrice da bambina. La ricchezza dei contributi deriva inoltre dalle scelte progettuali: i colori di fondo, la grafica essenziale e la sovrapposizione di carta lucida e adesivi fanno di questo lavoro un diario.
L’insieme di cromie, la fotografia, le scelte grafiche, la copertina senza nome (ma con una piccola palma in rilievo, segno identitario dell’autrice) sono tutti elementi che concorrono a costruire e completare l’unità poliedrica di questo libro che, sin dal principio abbiamo indicato come nodale punto di forza di NOMORE.
Testo critico pubblicato come postfazione del libro NOMORE di Raffaella Castagnoli. Autopubblicazione. Per acquistare il libro: raffaellacastagnoli.it
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