Mostra fotografica di Sabrina Genovesi
A cura di Loredana De Pace
Un intreccio mesto e gioioso, di blu d’acqua e di bianco neve quello che vedrete nella mostra di Sabrina Genovesi, autrice romana che per la prima volta si espone così e così tanto per raccontare qualcosa di sé.
Quando le ho chiesto di vedere le sue fotografie per questa esposizione mi ha fatto entrare nel suo mondo, disponendo sul tavolo pile di stampe, allungando il braccio per indicarmi sue foto incorniciate e appese al muro, sfogliando davanti a me tanti 10x15 e album fotografici sui suoi figli. Persino sul frigorifero ho trovato qualcosa, attaccato con un magnete, c’era un ritratto da guardare ogni giorno, scattato per ricordare.
Forse nemmeno lei sapeva che il corpus della mostra così come la vedete voi oggi era lì, sparpagliato in casa sua, disordinato e vivo, coerente più di quanto lei stessa si aspettasse.
L’intuizione era giusta: Sabrina Genovesi sa raccontare la sua storia di fotografa, di donna e di madre molto più di quanto lei sappia. E la meraviglia della scoperta di una coerenza dentro questo suo Blu mare prolungata nel tempo, negli anni, è la spinta a proseguire la ricerca, continuare a vedere, raccogliere, scattare, stampare, appendere, conservare in album di famiglia, lasciare le immagini disordinate su un tavolo.
Il filo conduttore di questa mostra è Sabrina stessa col suo modo di vedere ordinato e strutturato (a dispetto del suo disordine), di vedere le cose semplici: i suoi figli che crescono, il Circo Massimo innevato, un pescatore con la tuta gialla davanti a un grande, immenso – a volte spaventoso, ma più spesso generoso – mare blu.
Per informazioni sull’autrice: Instagram @fotografie_di_sabrina
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